Monthly Archives: December 2007

Auguri da avvocato

Io sottoscritto (d’ora in avanti “l’Augurante”) chiedo al mio interlocutore (d’ora in avanti “l’Augurato”) di accettare senz’alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell’Augurante (d’ora in avanti “gli Auguri”) affinché l’Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase “migliore dei modi” si sottintende da parte dell’Augurante e si presuppone da parte dell’Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) per la festività coincidente al Solstizio d’Inverno convenzionalmente nota come “Natale”, ma che può essere chiamata e celebrata dall’Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall’Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.

Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l’altro – ma non limitativamente – canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell’Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.

L’Augurante chiede inoltre all’Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l’aggettivo “felice” viene definito tra l’altro – ma non limitatamente – come “gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette”) anno 2008.

L’Augurante sottolinea che la datazione “2008” è qui considerata come convenzionale, così com’è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell’anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l’Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell’attuale società multietnica.

Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:

- Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2008, dopodichè dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell’Augurante.

- Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di “felicità” espressi dall’Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell’Augurato, il quale non potrà attribuire all’Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.

- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.

- L’Augurante declina ogni responsabilità derivata dall’utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l’Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all’Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall’invio degli Auguri mediante e-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.

Ciò stabilito

Buon 2008!

Via Daniele Minotti

…ma la sfiga ci vede benissimo!

Riprova, sarai più fortunato, si dice. Quantomeno meno sfigato, penso io.

Così, armato della pressocchè certezza che statisticamente non possa andare peggio (ma ignorando il buon vecchio Murphy), mi sveglio molto presto e prendo il taxi alle 6 per essere tra i primi a fare il check in.

Detto fatto, sono il primo. Check in, attesa al varco, a bordo! Già pregusto il volo. Solite procedure: cinture, cellulare, schienale, bla bla bla… L’aereo si muove, ci portiamo all’inizio della pista di decollo. Ce l’abbiamo davanti a noi, i reattori sono in attesa che il pilota dia gas a manetta quando… via! L’aereo, piano piano, parte.

Piano piano. Ok, ora accelera.
Piano piano. Umm… accelererà.
Piano piano. Azz… mezza pista e’ andata!

Usciamo dalla pista e una voce chiede: “c’è un medico in cabina?”.

Nooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! Non può essere! Non ci crederà nessuno quando lo racconterò!
Al “parcheggio” dell’aereo viene un’ambulanza, porta via la hostess, ma mica possiamo decollare? No, no. Ci vuole un’hostess che dia il cambio. Quindi, tanto per cambiare, ci tocca aspettare.
Arriva lo steward “di ricambio” e finalmente, alle 10.30 si decolla!

Potrei dire altresì che arrivato a Catania la mia valigia sia uscita tra le ultime e che il primo bus per Ragusa passava solo 3 ore dopo, avendone appena perso uno… Ma dopo quello che è successo è il minimo!

Che dicevo nel mio post precedente? Ah, si.

Buon Natale!!! :)

La fortuna è cieca…

Buon Natale! :)

Oggi sarei dovuto partire per Ragusa, per stare coi miei e goderci insieme il Natale e Capodanno.
Sarei dovuto significa che chiaramente qualcosa è andato storto, no? Bene, cominciamo.

Fila kilometrica al check in ma penso sia normale in questo periodo, tanto io il biglietto l’ho comprato, sarà questione di tempo.

Ad un certo punto la hostess dice “posti finiti”.

Eeeeeeeh??
Gelo in sala.
E subito dopo il frastuono di gente incarognita!

Come finiti?

L’aeromobile (fa indubbiamente più figo di aereo) che è arrivato da Catania non è quello che ci si aspettava ma un modello più piccolo. Quindi i posti si sono esauriti.

Eeeeeeeeeh?
Altra bolgia infernale!

A complicare le cose posso aggiungere:
- le hostess al check in non facendo parte della compagnia aerea, non erano proprio “collaborative”;
- in aeroporto (Fiumicino) non c’era NESSUN responsabile della compagnia perchè, essendo catanese, la compagnia ha responsabili soltanto a Catania, avendo operato tagli;
- venti minuti prima di dare la bella notizia, una hostess voleva andare via perchè aveva finito il turno. Sacrosanto, ma fatto senza dire, per tempo, che avrebbe servito solo le persone che erano già in coda non facendo allungare la stessa e quindi provocando un primo imbarbarimento della gente;

Uniche alternative, l’aereo successivo (alle 11 di sera, 5 ore dopo) oppure il primo del giorno successivo.

Decido di tornare a casa e di riprovare il mattino dopo e penso fra me e me che hanno perso un cliente perchè avrebbero potuto almeno informarci ben prima, invece che a fatto compiuto. Avrei avuto lo stesso danno ma almeno l’azienda avrebbe mostrato trasparenza e attenzione al cliente.

A risollevarmi il morale, un’ottima cena con amici, poi a letto.

Buon Natale! :)