Se le autorità americane volessero conoscere il contenuto delle vostre mail, dei vostri contatti, dei vostri appuntamenti o in generale informazioni che vi riguardano e che stanno nei server di Google, è molto probabile che BigG glielo conceda.
Non solo. Nella malaugurata ipotesi di cui sopra con ogni probabilità voi non sareste nemmeno informati né ci sarebbe bisogno della richiesta di un giudice!
E’ recentemente successo a Jacob Appelbaum, un volontario di Wikileaks nonchè sviluppatore di Tor, software per anonimizzazione in rete.
Su ReadWriteWeb è possibile leggere, in inglese, la notizia con più dettagli.
Proprio su Google è possibile consultare i dati su quale autorità abbia chiesto informazioni e a quante richieste Google abbia dato risposta.
Anche l’Italia ha chiesto a Google informazioni. Per esempio, tra luglio e dicembre 2010 ha fatto 837 richieste di informazioni su utenti e, stando a Google, il 60% di queste richieste è stato soddisfatto.